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LA CARBURAZIONE  

LA CARBURAZIONE  

La combustione è un fenomeno chimico di ossidazione, in cui l'ossigeno contenuto nell'aria si combina con il carburante, grazie all'elevata pressione prodotta in camera di scoppio ed alla scintilla della candela. La carburazione ha come scopo quello di miscelare una giusta dose di benzina all'aria introdotta, così che la reazione di combustione sviluppi la maggior quantità di gas in un arco abbastanza esteso di tempo, in modo che il lavoro ottenuto possa essere utilizzato.

Queste premesse escludono il caso particolare di cui abbiamo appena parlato, cioè la detonazione, che spesso è collegata con la carburazione troppo magra. Se la carburazione è magra abbiamo una combustione in eccesso di ossigeno, cosa che automaticamente produce temperature molto elevate, vedi fiamma ossidrica o lancia termica, per cui nella combustione partecipa anche il metallo della parte meno raffreddata che è il pistone, il quale in poco tempo si rovina irrimediabilmente.

Con le alte temperature in camera di scoppio, la detonazione trova le condizioni ideali per svilupparsi. Dalle premesse dovreste aver capito che la carburazione magra è da evitare accuratamente, come il morso dei serpenti.

La carburazione magra può sembrare dia dei vantaggi proprio nei primi momenti di funzionamento, quando il motore è freddo, ma poi, non appena il motore raggiunge la temperatura di esercizio, la potenza cala drasticamente ed iniziano i problemi.

La carburazione va lasciata magra solo in arco ben limitato, al minimo. Se si vuole un motore che riprenda fin dai bassi regimi, è meglio che al minimo entri poca benzina, specialmente nelle fasi di rilascio, altrimenti quando si spalanca l'acceleratore, il motore si troverà a dover bruciare anche la benzina entrata in eccesso, con l'unico risultato di avere una borbottante e lenta ripresa.

Da questo momento in poi, è sempre meglio che vi sia un leggero eccesso di benzina La carburazione grassa ha qualche piccolo difettuccio come una ridotta erogazione di potenza specialmente a motore freddo, la possibilità di un imbrattamento delle candele, però difficilmente e a meno che non sia decisamente eccessiva può provocare dei danni.

Anzi, una carburazione leggermente grassa rispetto a quello che sarebbe l'ideale rapporto di 13 parti d'aria per una di benzina, da sempre una potenza più elevata per diversi motivi. Il primo è che la benzina, nel moto turbolento che la porta attraverso collettore, carter e travasi, tende a depositarsi sulle pareti. Il secondo è che la benzina che non prende parte alla combustione effettua un lavoro di raffreddamento, eliminando problemi di detonazione e malgrado tutto un due tempi ha sempre il suo tallone di Achille nel raffreddamento. Terzo, una miscela in cui la benzina è in eccesso tende a bruciare più lentamente e a temperature inferiori, cosa che prolunga la vita del propulsore.

Quarto, in un due tempi la miscela grassa porta con sé più lubrificante e questo fatto automaticamente riduce parecchi rischi. Fatte queste premesse è ovvio che è inutile avere la carburazione giusta ad un solo regime.

Un diametro troppo piccolo del carburatore avrà un'ottima progressione ai bassi regimi, ma purtroppo si arriva ad un punto che più di tanta aria non riesce a passare e pertanto il motore non sale ulteriormente ne di giri ne di potenza.

È il sistema utilizzato sulla maggior parte dei 50 cc per rispettare le esigenze del codice della strada. Un diametro troppo grande del carburatore penalizzerà invece i bassi regimi, visto che anche se la ghigliottina è quasi totalmente chiusa l'aria passante è sempre troppa e non riesce a creare l'ideale rapporto con la benzina tale da consentire una giusta progressione.

Al di sotto di un certo regime la potenza non c'è per nulla. Va quindi studiato per ogni cilindrata, in base al regime di utilizzazione e di potenza massima che si vuole ottenere, il giusto diametro del carburatore .

La carburazione è fondamentale nel nostro motore due tempi, e come accennato nei corsi precedenti allenatevi ad ascoltare il vostro motore, passate giornate in pista a provare e riprovare le carburazioni, fatelo anche sul cavalletto, montate e rismontate cicleri differenti fra essi con un'evidente numero di differenza foro. Vi servirà a sentire platealmente la reazione del motore.

Più vi allenerete e più sarete in grado di gestire il vostro motore in qualsiasi situazione.

Prendete questo consiglio come un'esercizio da eseguire fino a quando non siete super sicuri di quello che fate.

Se non sapete fare la carburazione sarà inutile che vi imbattiate nelle preparazioni in quanto il motore a ogni vostra modifica cambierà la sua esigenza di aria/benzina.

 

La preaccensione e detonazione (Prev Lesson)
(Next Lesson) Il funzionamento del carburatore
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Nazareno Gatto
Role : Fondatore e Coach
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